La consapevolezza di essere un’installazione/opera d’arte che ha voglia/desiderio di muoversi/agire in diversi modi c’è già nella foto/autoritratto del 1997, di ritorno da un viaggio a New York dove ero stata con mia figlia per festeggiare il suo 15esimo compleanno. Poso accanto a “Totem II” e sullo sfondo “…comme un oiseau” ancora freschi di pittura. Ancora non sapevo cos’era la performance art e nemmeno qualche anno dopo nel 2003, durante il primo soggiorno irlandese come visiting artist al Cill Rialaig. Mentre stendevo/giocherellavo con le code/flukes di tulle verde e blu portate dall’Italia sulla spiaggia di Dingle, sentivo respirare il delfino Fungie e mi pareva un gioco serio, che poteva valere/avere significato, indipendentemente da una foto che lo immortalasse o da un’opera prodotta. Allora ho capito che la pittura non mi bastava, volevo andare oltre, produrre delle cose che non si possono comprare/afferrare/prendere, muovermi in uno spazio non troppo irrigidimentato, da sola o in giusta compagnia! Volevo praticare un’arte libera che cambia e fa cambiare, che nasce dall’intimo e dal quotidiano e proprio per questo (forse) parla di cose che tutti conoscono. Molte azioni possono apparire sconclusionate e non pregnanti al profano, ma ‘this is my way’: ciò che è importante viene sempre e rigorosamente registrato di cuore e sviluppato/ripreso. Prende la sua forma nel tempo.[:]
(Self)portrait between "Totem II" and "...comme un oiseau”, 1997
Playing with dolpHEn flukes in Dingle Bay, July 2003
“sHeren Performance”, 2004-2005
in order: performance “Sheren in A-MexicO” at Academia de S. Carlos, Mexico City, © photo: Antonio Juarez, 15 May 2006; card for “London Biennale 2006”; card for “Temps Éternel” performance in Paris, © photo: Giosuè Marongiu, 2011; ”Just life” performance in New York, 14-21 June 2012
First 5 minutes of “in A-MemOry of W(hale) A. Mozart” that took place at Orleans House for London Biennale. It was dedicated to Mozart's 250th B.day and to the death of the W(hale) in the river Thames investigating the bridge between mortality and the intangibility of Time/Music. Video by Adam Nankervis, music “MareA” by Dario Della Rossa. 15 July 2006
“Water” took shape as part of the Irish quadriptych (including Fire, Air and Untitled) in Ballinskelligs IE, during my second residency at Cill Rialaig. It was self recorded/filmed in a rainy day, with the camera and the mp3 player inside the cottage. On that day, I wrote in my diary: oggi credo di aver messo a nudo tutta la mia fragilità, ma anche la mia voglia di vivere!! 9 July 2008
“AquaS-core” occurred in May 2010 as a main flowing of notes, feelings, sounds, emotions, colours in a trip South-West to North-East of Italy, from Cosenza's Ninfeo to Palazzo delle Prigioni in Venezia. As memories were rearrenged in a video, three years later, reminiscences of not-so-past Times appeared: from a hitch-hike ride up to Scilla to a sprayed Princess in the city suspended among the Sea and the Sky, 1973-2008-2010-2013