Piermario Ciani mi ha introdotto nel mondo della mail art, raccontandomi una volta della Netmail di Peter Küstermann. Così, nel 1998 sono andata in Germania a dipingere per l’Open Air Gallery. Il NETwork, la rete anche come oggetto dipinto e/o usato nelle performance mi appassiona da sempre e la RETE del pescatore mi fa immaginare frequentazioni/contatti/progetti vissuti nel grande mare. Mailart non è solo scambiarsi cartoline, libri d’artista o piccoli oggetti attraverso il servizio postale, ma soprattutto sviluppare/sperimentare – arte umanamente e piacevolmente sostenibile – al di fuori dei circuiti commerciali. Ne può risultare un festival, una mostra o la realizzazione di un progetto condiviso. Tutto inizia generalmente con un invito (call) aperto. Per i 50 anni di Sheren, nel 2004, ho ricevuto molte etichette, biglietti , poesie, libere interpretazioni del 13 giugno, che ho raccolto in una documentazione. Le Artist Trading Cards (che ci si scambia gratuitamente) sono un altro elemento prezioso intrapreso con la mailart: puntualmente, ne realizzo qualche serie per sottolineare, ricordare i passaggi importanti della mia arte-vita. In definitiva, la MA è una rampa di lancio, di sosta e talvolta di arrivo per tante avventure più complesse: mi serve per iniziare, soppesare, concludere progetti ‘miei’ mantenendo la giusta prospettiva. Con l’avvento del www le iniziative si sono moltiplicate a dismisura e i contatti sono più facili ma forse si è persa un po’ la pregnanza umana e la leggerezza di ciò che si fa.