Tutto è partito da una doppia etichetta di OLIO extravergine proveniente da Gemini (Puglia) 2004. Ricordo della disputa tra Atena e Poseidone sull’Attica. Vinse Atena, perché dalla ferita inferta alla terra sarebbe nato l’ulivo. A me piace molto Poseidone, che una volta ho impersonato così come appare su una moneta, perché Nettuno viaggia nelle acque salate, non utili all’agricoltura ma altrimenti sacre, del mare. Una Gemini wave sul tema ha raggiunto gli ex Magazzini del Cotone di Genova. Tra le scintillio delle memorie, spiccano anche tre DIAMANTI di arte/vita/psichiatria – A. Kowal, Letizia Comba e F. Basaglia – ai quali ho reso omaggio con un dipinto diretto in Polonia. Nel mare scintillante ci sono anche gli amici che da San Fili (Cosenza) hanno raggiunto il SAN REMO (Festival). Last but not least, l’8 febbraio a Gorizia, ho sperimentato la gioia e il diritto di essere quella che sono, di essere una nano-millesimale, ma significativa, parte di GO2025. In tune, borderless.
Il 2 ottobre 2021, a trentadue anni dalla firma del manifesto per la Prima Giornata Mondiale della Poesia, un gruppo di (mail)artisti si ritrova a Venezia Mestre negli stessi spazi di Itinerari 80 con Giancarlo Da Lio.
Laura Cristin Sheren vi porta lo stendardo brand new VPopeS&StarXVII che appende all’ombra dell’acero canadese, alias Albero della Poesia. I due Tarocchi che vi sono rappresentati fronte-retro prendono vita in due momenti performativi. Il primo, tra pochi intimi, è al Garage-Ambasciata, nelle note di Jerusalem di W. Blake per dar corpo all’anima di PopeS, mentore e amico Dawn Redwood (Londra, 1936-2020). La dimensione collettiva prorompe poco dopo in una full immersion nella natura, nel vicino Parco del Piraghetto, nell’Autunno di Vivaldi, con la Star a nove punte di Palmanova a indicare la strada.
Link video at https://youtu.be/meA0B-rW1KM
Proprio intorno al mio compleanno la vita artistica ha ricominciato a esplodere e si sono presentate alcune significative opportunità espositive come
-“L’Amazzonia deve vivere” (curatore Ruggero Maggi) con una foglia di kiwi del mio ex gARTen, al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) dal 4 giugno al 1 agosto e dal 21 agosto al 26 settembre
-“per Filo e per Segno” (a cura di Marisa Cortese), alla mostra di Fiber art a Pray Biellese, dal 6 giugno al 10 ottobre
-“Padiglione Birmania” (curatore R. Maggi) presso Palazzo Zanardi Landi di Guardamiglio-Lodi dal 26 giugno al 31 luglio e dal 3 al 19 settembre.
Last but not least, alcune mail art sulla MV X-press PEARL che rivisitano le nurdles come le lacrime di Sheren e così via.
“Mare Nostrum che sei nei cieli” it is a pray from Laura Cristin for the many who tried to cross the Mediterranean but did not survive, Ponza, 3 September 2019
Il 3 agosto 2019, il Congresso di Mail Art snap+share ospitato da The Sticker Dude, John Held e altri, si svolgerà al MOMA di San Francisco dalle 13:00 alle 17:00 ora locale. Nello stesso giorno, Laura Cristin Sheren, di prima mattina si è recata nella città stellata di Palmanova (Italia) per alcune foto da inviare come augurio per il Congresso. Il ritratto originale di Joel Cohen, realizzato nel 2016 come ricordo di una performance congiunta a Coney Island nel 2012, è stato installato nella nicchia centrale della piazza, proprio sotto il pennone dal quale sventola la bandiera italiana e sopra un pozzo che ricorda l’acqua dell’Oceano. Date le nove ore di differenza di fuso orario (l’Europa è più avanti della California in questo campo!) l’impromptu va intesa come un’anteprima. Altre corrispondenze seguiranno in coincidenza con il Congresso.
Il City Lit di Londra celebra quest’anno il suo centenario e sono onorata che la mia storia di matricola numero 1019, nel Midsummer term del 1976-77, sia stata pubblicata nel blog https://www.citylit.ac.uk/blog/city-lit-stories-laura-cristin?fbclid=IwAR0tnnjBSGaYzb8AWcr3YTB0t8WQKEnLlFI6Gt87dmKla7jHO_775tQwwqU
È capitato nei giorni del solstizio d’estate, mentre ero a Berlino per la performance alla porta di Brandeburgo. L’azione partecipativa è stato un successo per l’interazione con le persone, la storia e il sito. Ecco alcune foto, il report completo è stato realizzato nell’Album fb A MARE di Berlino per i 30 anni dalla caduta del muro. A breve pubblicherò un progetto specifico in questo sito.
Il 3 e/o il 5 maggio, Sheren sarà a Milano, per un’impromptu in piazza Duomo e/o presso un giardino condiviso di Isola, per un’onda di buon auspicio in occasione del matrimonio di Kika e Antonello.
Sabato 11 maggio, a Venezia, in occasione dell’inaugurazione della Biennale #58, alle 13:00 sarà con Peter Kuestermann sul lungoadriatico di fronte ai Giardini. Ri-creerà un a-mare al quale affidare le speranze e le paure nostre, e di coloro che hanno fortunosamente traversato il Mediterraneo. Dalle 16:00, l’azione si sposterà al 7° sestiere di Mestre, in via Cavallotti 83/B per “Checkpoint”, evento parallelo della Biennale di Venezia curato da Giancarlo e Giulia Da Lio.
Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.
Full text/proposal. La vita e l’amore sono diamanti sfaccettati dove il bene e il male e mille altre sfumature formano un’unica perla. Il mondo delle Sirene, con le sue acquatiche e terrene contraddizioni, lo testimonia bene. Sheren, che da un bel po’ pratica quell’immaginario, con le armi e i bagagli dell’arte/vita, nel 2019 è particolarmente ispirata, a 200 anni dalla sua stesura, da “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, che conclude, con mirabile e fluttuante apertura, “L’Infinito” di Giacomo Leopardi.
Quel verso sembra fatto apposta per essere ri-vissuto creando onde coinvolgenti che abbracciano ricordi, sogni e paure, personali e collettive.
La prima performance sul tema sarà a MILANO, il 3 e/o il 5 maggio (piazza Duomo e/o giardino condiviso di Isola), in occasione del matrimonio di Kika e Antonello, con il dispiegarsi di un’onda libera di buon auspicio che avvolgerà senza costringere.
Il sabato successivo, che è l’11 maggio e coincide con l’inaugurazione della Biennale #58, Sheren sarà a VENEZIA, alle 13:00, per declinare il verso di Leopardi sul lungoadriatico di fronte ai Giardini e a “Checkpoint”, evento parallelo del 7° sestiere, curato da Giancarlo e Giulia Da Lio, in quel di Mestre, via Cavallotti 83/B, dalle 16:00. Insieme a Peter Kuestermann e ai (mail)artisti o passanti per caso che vorranno partecipare, si creerà un ponte con le speranze e le paure di coloro che hanno (s)fortunosamente traversato il Mediterraneo. Sarà un’occasione per recitare un ‘de profundis’ dei valori della civiltà (?) occidentale sepolti nel mare-cimitero insieme ai naufraghi che non ce l’hanno fatta, ma anche un piccolo tentativo di riportare a galla un briciolo di umanità nelle coscienze.
Peter Kuestermann porterà i message-in-the-bottle affidatigli dai rifugiati in Germania che sono riusciti a salvare (almeno fisicamente) le loro vite e ora desiderano lasciare traccia dei loro pensieri all’a-mare che non li ha inghiottiti.
Nelle onde ri-create ognuno potrà immergersi, riflettere e consegnare al mare, anche solo un anelito di speranza. Per chi preferisse l’antica arte dello scrivere, Sheren metterà a disposizione ‘blank messages’ da completare e infilare in bottiglie raccolte in giro per il mondo, che verranno rispedite nei 5 continenti.
P.S. Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.