Bersaglioexpo a Milano

Category : mostre · No Comments · by apr 27th, 2015

L’aeroplanino di carta “heARTS in Sheren’ sky” prende parte, con altri selezionati da microbo.net, alla prima mostra di bersaglioexpo a Milano, a microLive, che si inaugura il primo maggio. Il mio contributo è realizzato con/su una foto di collage di oggetti di comprovato valore affettivo su un foglio di carta per stampanti di prima generazione che era servito per prove di colore durante la pittura del gonfalone XII “(la) vie”. È un invito a non accettare la realtà così come è ma a credere che l’immaginazione e la creatività possano servire non come fuga ma come matrici di pensieri, parole e opere del cambiamento che ognuno di noi può attuare. Così come le “macchie” nel mondo di Sheren diventano cuori, rose dei venti, stelle, pesci e acque in movimento.
http://www.microbo.net/2015/05/bersaglioexpo-laura-cristin/

Divagazioni sull’eclisse solare (1961-1999-2015)

Category : performance · No Comments · by mar 20th, 2015

Eclipses at Lat 45°N, Long 13°E (clockwise from left): 1) "Box 1 Pre-vision" 11 August 1999, 2) detail (bottom) of "Box 1", 3) Sun on 20 March 2008 at "Duino Paradiso Equinox", 4) detail (top) of "Box 1", 5) stillframe from the performance "Sirena Bulgara" in Sofia on 19 June 2013 at WTAF

Eclipses at Lat 45°N, Long 13°E (clockwise from left): 1) “Box 1 Pre-vision” 11 August 1999, 2) detail (bottom) of “Box 1”, 3) Sun on 20 March 2008 at “Duino Paradiso Equinox”, 4) detail (top) of “Box 1”, 5) stillframe from the performance “Sirena Bulgara” in Sofia on 19 June 2013 at WTAF


A latitudine 45° Nord e longitudine 13° Est, ho finora avuto diverse possibilità di vedere il sole oscurato dalla luna. La prima volta avevo quasi 7 anni. Il 15 febbraio 1961, seduta sul sellino anteriore della sua bici, mia madre mi portò a far legna con lei, nel bosco di Farra, che distava una quindicina di chilometri da casa. Ricordo il freddo pungente sulle ginocchia (portavo i calzettoni), il piombare nell’oscurità in pieno giorno, il canto dei galli al successivo rischiararsi del cielo… Mi parve di essere nel Venerdì Santo, allorché Gesù Cristo fu crocifisso, circostanza che molti anni dopo, il 20 marzo 2008, in qualche modo rivissi nella performance “Duino Paradiso Equinox” con Dawn Redwood (link al video nel progetto “Luoghi”). L’eclissi dell’11 agosto 1999 fu pianificata in anticipo, così da essere vissuta “in artistic mode”. Passai le ore dell’oscuramento a dipingere dentro una cassa di legno che avevo preventivamente tinteggiato di nero all’esterno. L’intento era quello di ricreare l’interno della retina di un occhio, una camera oscura, proiettando/dipingendo immagini di primordiali forme di vita acquatica. Ne risultò “Box # 1, Pre-vision”. Mi capitò di sviluppare il concetto di questa installazione/scultura molti anni dopo, il 19 giugno 2013, in un momento della performance “Sirena Bulgara” a Sofia. Mi ero rannicchiata in un punto luminoso della Water Tower, incorniciata dall’oscurità oblunga della torre, come crisalide/pupilla che sta per diventare farfalla.
Quanto all’eclissi del 20 marzo 2015, nel primo giorno di primavera, posso rilevare che hanno luogo belle coincidenze astrologiche. Voglio viverle – da meteorosensibile quale sono – con queste righe.

Tarocchi con-sonanti e (in)finiti

Proprio in un giorno più che adatto – un martedì grasso vicinissimo al volgere nel nuovo anno cinese della capra – il progetto “Tarocchi” è on line. Lo trovate nella sezione “Lavori” di questo sito, corredato da un più esauriente (Intermezzo) pdf da scaricare. Il tema è appassionante e coinvolgente e tiene occupata – non solo me – da lungo tempo. Il viaggio è giunto a un punto cruciale. Dopo la via d’argento, si apre quella dell’oro, con ulteriori sviluppi ancora (più) liberi, (in)finiti e con-sonanti.

In Memory 2008-2015 al cyber Art Cafè

Category : mostre, performance · No Comments · by gen 27th, 2015

L’immagine “Let’s Pray/Play” corredata da un breve testo sull’olocausto, partecipa all’iniziativa di microbonet “In Memory. Libere riflessioni in occasione della Giornata della Memoria” al Cyber Art Cafè di Milano.
Il 27 gennaio del 2008, insieme ad Amadea Fayne, mezzo soprano da Berlino e a Dario Della Rossa, pianista/compositore da Cosenza, ebbi l’opportunità di realizzare un’azione congiunta sul tema del Giorno della Memoria nella vecchia sinagoga di S. Daniele del Friuli.
Il giorno seguente andammo tutti a Venezia per un’impromptu performance vicino alle gondole di piazza S. Marco. Amadea cantò il Kol Nidre e AniMa amin, Dario suonò al toypiano musica per l’olocausto, io improvvisai una Sheren performance, in linea con l’art identity che mi è più congeniale. La vita e la morte sono intimamente collegate. In quell’occasione avevamo tutti ben presenti anche i 250 anni dalla nascita di Mozart e altri fatti rilevanti. Lo scorso 14 luglio potei sviluppare idee/azioni correlate al tema, nel cimitero Père Lachaise di Parigi, precisamente con “Danse du Tarot” intorno al sepolcro di Raymond Roussel. In certi momenti della performance – che vissi come un rispettoso ricordo e una preghiera danzata – ebbi quasi l’impressione di sentire/vedere materializzata l’anima dell’autore di “Locus solus”. Dopo i fatti del 7 gennaio 2015, anche George Wolinski riposerà per sempre là.

Non so cosa può fare l’arte, so soltanto che ricordare mi ha fatto sentire meglio.
http://microbonet-artcafe.blogspot.it/2015/01/laura-cristin.html

Madonnina pop Milano-Roma

Category : mostre, in giro per il mondo · No Comments · by gen 10th, 2015

A partire da Roma, presso lo studio.ra di Raffaella Losapio, il mio contributo “Madonnina pop con cuore-farfalla che vola nel Tempo” partecipa al progetto collettivo di restyling dell’immagine della Madonnina del Duomo di Milano. La mia proposta collega diversi eventi significativi, quali la sinfonia KV 200 di Wolfgang Amadeus Mozart che fu composta nel novembre del 1774, un mese prima dell’inaugurazione del duomo, con altri not-so-private-facts, ricollegabili per lo più alla mia performance “Tarots in Paris” tenutasi al Père Lachaise nel luglio 2014. Un cuore di farfalla (dallo Stendardo, aka “LoveS”) si sprigiona dall’interiorità/spiritualità della mia Madonnina pop.
http://www.studiora.eu/2015/03/06/nuovo-look-per-la-madonnina-del-duomo-di-milano/

Mary ‘Xmas and happy New Year

Category : mailart, in giro per il mondo · No Comments · by dic 23rd, 2014

Legenda of the card – crib 2014, year of the Seahorse yang –  (clockwise from left): 1) ”Intimacy” cm 26x9,5 acrylic and paste on a piece of wood – rescued from the shed – that was used in the Nineties for colour proof, 2) “Selfportrait at 60” cm 14,5x14,5 acrylic and paste on disposable textile coupled with cardboard, 3) “Lorenzo a due anni” cm 14,5x8 acrylic on wood, 3) paper boat in “Sherena Velella artistbook 1r”,  detail of a reliquary of a velella velella in “Sherena Velella 1”, 4) “Dario Brunori s as Babbo Natale 2014” activity puppet sheet, 5) Atlas from the center of Mediterraneo, ATCards and title from “Sherena Velella book 1”.

Legenda of the card – crib 2014, year of the Seahorse yang – (clockwise from left): 1) ”Intimacy” cm 26×9,5 acrylic and paste on a piece of wood – rescued from the shed – that was used in the Nineties for colour proof, 2) “Selfportrait at 60” cm 14,5×14,5 acrylic and paste on disposable textile coupled with cardboard, 3) “Lorenzo a due anni” cm 14,5×8 acrylic on wood, 3) paper boat in “Sherena Velella artistbook 1r”, detail of a reliquary of a velella velella in “Sherena Velella 1”, 4) “Dario Brunori s as Babbo Natale 2014” activity puppet sheet, 5) Atlas from the center of Mediterraneo, ATCards and title from “Sherena Velella book 1”.


In questi ultimi mesi ho ripensato alle tante cose/esperienze degli ultimi tempi e con i materiali man mano raccolti – tutti di comprovato valore affettivo – ho creato altre storie. Ne sono risultati alcuni libri d’artista, rigorosamente handmade con i materiali più disparati, il collage di calendari e biglietti di viaggio uniti da un fiume di parole vergate con inchiostro ultramarine e un pennino con la forma della tour Eiffel. Ho aggiunto alla preziosa edizione di “Sherena Velella” in quattro copie, anche contenuti multimediali quali “Suoni e memorie intorno al Mediterraneo” e altri video più o meno im-pertinenti. Desiderando poi, ripercorrere tanti momenti d’amore, sono tornata a praticare il primo, cioè la pittura, così, senza impegno… così pensavo. Con “Selfportrait at 60”, su poco più di un decimetro quadrato di tessuto-non-tessuto (il materiale ha una texture a puntini che mi piace molto), ho dipinto un autoritratto che avevo già realizzato a collage. La pittura, con le sue imprevedibili macchie, sfumature etc. mi incanta sempre! È seguito il recupero di alcune tavolette ripescate dalla legnaia, usate negli anni Novanta per prove di colore. Sono diventate altri ritratti con le figure che emergono dal verde mare del quale il legno era intriso. Virando il tempo verso Natale, ho concluso l’anno con la favola di un Babbo Natale da vestire!

Tarots in Paris al Magmart video festival 2015

Category : mostre, performance · No Comments · by dic 22nd, 2014

Due video della performance “Dance du Tarot en F” tenutasi presso il sepolcro di Raymond Roussel a Parigi il 14 luglio scorso, partecipano alla IX edizione di Magmart, il festival internazionale di videoarte di Napoli, curato da Enrico Tommaselli.
Si possono vedere fino a marzo 2015 ai seguenti link
http://www.magmart.it/showvideo.php?i=2167
http://www.magmart.it/showvideo.php?i=2168
I 30 video selezionati faranno parte della collezione del CAM, Contemporary Art Museum.
Gran parte della mia produzione video, strumento che uso per appunti – sonoro compreso – di viaggio e di performance, è custodita nel mio archivio e/o viene data di volta in volta “to whom it might concern”. Sin dagli inizi di tale pratica, nel 2005, ho contribuito con documentazioni delle mie art action alla prima edizione di Magmart e collaborato al webmagazine. Nel 2007 ho preso parte all’evento messicano di Eric Diego “07-07-07 para el dia del paraguas negro”. Mi piace Magmart perché è una manifestazione di video aperta alla piena libertà di sperimentare, anche con modesti mezzi, un efficace strumento espressivo.

Arte latino-americana al Phoenix Art Museum

Category : mostre, mailart · No Comments · by nov 1st, 2014

Dal 1 ottobre scorso e fino al 23 novembre, al Phoenix Art Museum, in Arizona, è visitabile la mostra “Art is Our Last Hope”, curata da Vanessa Davidson e John Held Jr. in concomitanza con l’esposizione dedicata all’artista brasiliano Paulo Bruscky. Sono previsti simposi, laboratori e conferenze. Partecipo con un artist box che custodisce, tra vari reperti di comprovato valore affettivo, l’anima di una velella. L’altrimenti nota “barchetta di San Pietro” collega nel mio box il ricordo della performance “Sheren in A-MexicO” realizzata all’Academia de San Carlos nel maggio del 2006 all’ombra della copia della Vittoria di Samotracia, con l’originale della statua ammirato quest’anno al Louvre di Parigi. Emozioni simili, non così distanti.

http://phxartmail.tumblr.com/

Sherena Velella artist book

Category : mailart, in giro per il mondo · No Comments · by ott 25th, 2014

I primi due libri d’artista di “Sherena Velella” sono praticamente completati. Ispirati alle velelle velelle e a viaggi metaforici e non, nel cuore del Mediterraneo, sono rivisitazioni del mio diario marittimo 2014. La copia numero 2 presto salperà verso la Fundación del Garabato di Angera/Saragozza.

Incontro con Ryosuke Cohen a Firenze

Category : performance, mailart · No Comments · by set 28th, 2014

16 settembre 2014, Firenze: è stata un’occasione unica e meravigliosa per incontrare Ryosuke Cohen, la sua arte, nuovi amici al Circolo degli Artisti casa di Dante, in una full immersion con i capolavori del passato. Tutto, alla fine è risultato “perfetto”. La collaborazione, il desiderio di capire l’arte, il Giappone si sono dispiegati/risolti nella semplice umanità e partecipazione del momento.

clockwise from bottom left: 1) still frame from the video of the performance “Sherena Velella” in Ponza LT, 2)  Sherena Velella with Ponza harbour, 3) “Birth of Venus” by Botticelli at Uffizi, 4) Noriko Shimizu, Gianni Broi, Ryosuke Cohen, Laura Cristin outside Casa di Dante in Florence on September 16th, 5) Ryosuke at work, 6) detail of Tarots' ensign 2 “ear_th”, 2010, 7) performance at “Lo Stracquo”, September 14th, 2014, 8) silhouette portrait of Laura Cristin by Ryosuke Cohen, 2009

clockwise from bottom left: 1) still frame from the video of the performance “Sherena Velella” in Ponza LT, 2) Sherena Velella with Ponza harbour, 3) “Birth of Venus” by Botticelli at Uffizi, 4) Noriko Shimizu, Gianni Broi, Ryosuke Cohen, Laura Cristin outside Casa di Dante in Florence on September 16th, 5) Ryosuke at work, 6) detail of Tarots’ ensign 2 “ear_th”, 2010, 7) performance at “Lo Stracquo”, September 14th, 2014, 8) silhouette portrait of Laura Cristin by Ryosuke Cohen, 2009


Dal mio diario marittimo:
Martedì 16 settembre 2014, in tarda mattinata, vestita del mio abito di seta azzurro preferito, sono capitata a Firenze. Provenivo dall’isola di Ponza, dal centro di Mediterraneo, dove avevo realizzato la performance “Sherena Velella” al finissage di una mostra. Un non proprio agevole viaggio – in nave, autobus, treni in ritardo e per ultimo un taxi giallo — mi avevano infine condotto alla casa di Dante. Lì, insieme ai due miei pesanti bagagli ero stata prontamente e familiarmente accolta dalla presidente del circolo Graziella Marchini e dai partecipanti all’incontro. Attendevamo tutti Gianni Broi (il curatore) che arrivò poco dopo e Ryosuke con Noriko (sua moglie). La sala era/è bella, con i ritratti/ dipinti dei “macchiaioli” appesi alle pareti e tante riviste che lasciavano indovinare trascorsi interessanti. A tratti mi sentivo quasi intimidita dalla/e storia/e. Avevo già incontrato Ryosuke Cohen a Minden, in Germania nel 2009 e in quell’occasione mi aveva fatto il ritratto-silhouette (che ora campeggia nel mio studio) su uno dei suoi fogli brain cell per i quali è conosciuto nel mondo della mail art. Si tratta di collages di francobolli, adesivi, e altro che gli perviene dalla rete postale e che l’artista ri-compone per esprimere una sorta di essenza di ciò che sta succedendo nel mondo. Mentre eravamo tutti indaffarati/preoccupati di contattarlo, intorno a mezzogiorno, Ryosuke e la moglie si sono magicamente materializzati. Ryosuke era radioso, felice di essere lì. L’intervista che poco dopo è seguita non è sempre stata agevole per via della lingua e della complessità dei concetti. Ogni difficoltà si è dissolta tuttavia nella parte pratica. L’artista ha abbozzato il profilo dei presenti, uno per uno, su grandi fogli brain cell che aveva al seguito, mentre Noriko fotografava i soggetti per una migliore documentazione nel successivo completamento. Gianni era impegnato nel collage di una cornice intorno alla pergamena della cittadinanza onoraria che aveva preparato per Ryosuke, nonché nel ridimensionamento del poster in modo che potesse stare senza essere piegato nella cartella dei disegni. Oltre a colla e forbici, servirono alcune consultazioni per collocare un significativo frammento di arte postale di Gianni (un rettangolo verde con una talpina che si chiede “qual è la formula magica?”) incluso da Ryosuke in un brain cell inviato nel 1985 a una mostra di mail art degli Uffizi. Consigliai di incollare la talpina sul retro, al centro, dove poteva essere maggiormente valorizzata e viaggiare ancora in Giappone.
L’immagine della nascita di Venere del Botticelli, nell’atto di emergere dalle spume del Mediterraneo (Cipro) faceva capolino di tanto in tanto nella mia mente. Ma i capelli sonori che avevo usato nella performance di Ponza, e altri accessori per l’eventualità di un’azione d’arte vera e propria, rimasero nel bagaglio. Il fatto è che durante tutto l’incontro lo spirito della mail art aveva già preso forma/e nella sua dimensione più sincera. La cooperazione, il sentirsi allo stesso livello, il darsi da fare perché ciò che deve succedere, accada al meglio, al di là della visibilità e della promozione commerciale di se stessi… era quella la performance. L’arte più pura, forse è proprio di chi la fa con disinteresse e impegno, anche senza rendersene conto. “Esserci” era stata la performance che aveva potuto contare su numerose presenze del presente e del passato e che si concluse poco dopo, ciliegina sulla torta, con un gelato mangiato insieme e un caloroso goodbye!