La Stanza Dei Tarocchi per Wunderkammern a Verbania

Category : mostre, performance, in giro per il mondo · No Comments · by mar 19th, 2018

Clockwise: “LoveS” VI standard 2009,  “Wonderbookcase” oil on glass 1987, detail of velella in ensign XII “(la) vie” 2015, page from the diary “Memorie di Fumis Angela 1914-'16”.

Clockwise: “LoveS” VI standard 2009, “Wonderbookcase” oil on glass 1987, detail of velella in ensign XII “(la) vie” 2015, page from the diary “Memorie di Fumis Angela 1914-’16”.


Dal 10 al 15 aprile 2018, a Verbania, parteciperò all’evento “Le Stanze delle Meraviglie Wunderkammern”, curato da Marisa Cortese per l’associazione Siviera, con il patrocinio del comune di Verbania.
Nell’ambito della terza settimana di mostre e incontri a Villa Giulia, sul lungolago di Pallanza, allestirò la mia Stanza (12) Dei Tarocchi come tra-s-formazione, su una parete del corridoio al primo piano.
Inaugurazione: martedì 10 aprile alle 17:30.
Orari di visita delle Stanze: tutti i giorni dalle 15 alle 19.
Conferenza-performance interattiva sui Tarocchi: giovedì 12 aprile, dalle 17 alle 18, nel salone del piano nobile.

MOSTRA. Nella Stanza/corridoio 12 sarà esposta una selezione di Stendardi sul tema dei Tarocchi. Sono pitture da viaggio, simili agli ‘scroll paintings’ dei tangka tibetani, pagine di un diario di arte/vita, in cui ho cercato di fissare le emozioni delle performance come Sherena e di dare un provvisorio ordine al subbuglio dell’anima. Ogni Arcano è/stato re-inventato a rota libera, con un pizzico di irriverenza, senza obbligo di completare la serie o di seguire l’ordine della successione. A vederli tutti insieme, nella combinazione scelta per la villa sul Lago Maggiore, parlano di reiterate trasformazioni da crisalide a farfalla (VI “LoveS”, IX, XV e XVIII del trittico irlandese), di viaggi per mare, tra delfini e velelle – alias barchette di San Pietro – che dall’Oceano talvolta raggiungono il Mediterraneo e, spiaggiate, tingono l’arenile di blu. Una di queste, ricreata in candida organza, si posa sullo Stendardo XII, ribattezzato “(la)vie”, che è rifacimento di un segnalatore ottico cambiacolore usato durante la Grande Guerra per comunicare in Morse, laddove non c’era elettricità. Questi Arcani rimeditati parlano dell’emozione del ‘guardare il cielo con i piedi per terra’, di viaggi in tempi via via più lontani che la full immersion in dimensioni ‘altre’ fa sentire ancora vicini.

CONFERENZA-PERFORMANCE INTERATTIVA. In occasione dell’incontro interattivo sui Tarocchi di giovedì 12 aprile (17-18), prima di parlarne, gli Stendardi saranno ri-vissuti, ri-animati e ri-scoperti con chi vorrà esserci. Capiterà di ri-ascoltarli e di ri-s-combinarli in un inedito karaoke con la Musica composta da Dario Della Rossa. Ospite d’onore: il DIARIO originale di mia nonna “Memorie di Fumis Angela 1914-16” che – dopo essere ritornato nei luoghi in cui fu scritto cent’anni fa, durante la profuganza da Staranzano a “…Intra e Pallanza due belle cittadelle…” – sarà presto depositato presso l’Archivio di Pieve Santo Stefano (AR). Ci saranno altresì (s)oggetti incontrati/capitati lungo la via dei Tarocchi – che ne sono diventati parte costitutiva e ispirazionale – quali il bastone della pioggia o la farfalla in EVA Mariposa.

Saranno inoltre disponibili libretti con le Memorie di Angela, trascritte e stampate nel 2016 (edizione online http://memoriediangela.alicepaviotti.com), nonché alcuni cofanetti d’artista ST, del mio diario/memoir 2017 sui Tarocchi come Stendardi e come vie di tra-s-formazione.

…perché la storia continua

ST ‘Xmas & N. Y. 2018

Category : mostre, performance · No Comments · by dic 23rd, 2017

Presentation case of ST:  20 Tarot cards (little image on the envelope: photo from the performance “Healing in LDN” at the Kingsley Hall, 9 September 2017) and a book-memoir in Italian

Presentation case of ST: 20 Tarot cards (little image on the envelope: photo from the performance “Healing in LDN” at the Kingsley Hall, 9 September 2017) and a book-memoir in Italian


I migliori auguri di SainT ‘Xmas e felice 2018 dall’ultimo libretto prodotto lungo la Tarot way che risuona ancora e sempre nel mio cuore. Si tratta di un memoir sui Tarocchi come stendardi, allografie da viaggio, vie di tra-s-formazione. È un handmade in 3 copie, con testo in italiano, corredato da 20 carte/foto degli stendardi finora realizzati.

“Healing in London” in/around Loonies Fest 2017

Category : mostre, performance, in giro per il mondo · No Comments · by set 1st, 2017
“go-cart VCE-LDN”, alias VII Tarot. Clockwise: “ShirEn on gondola” and “looking from pink curtains” masks made in 2003,  disc OB-LA-DI'-OB-LA-DA' revisited 1968-2016, “il terapeuta..1962è2017” and “Totem 2004-2008-2017” acrylic on wood 2017, textile panel in jeans and tulle. At the side, details of the ensign.

“go-cart VCE-LDN”, alias VII Tarot. Clockwise: “ShirEn on gondola” and “looking from pink curtains” masks made in 2003, disc OB-LA-DI’-OB-LA-DA’ revisited 1968-2016, “il terapeuta..1962è2017” and “Totem 2004-2008-2017” acrylic on wood 2017, textile panel in jeans and tulle. At the side, details of the ensign.

Nel settembre del 2017 sarò a Londra, al LOONIES FEST – Creating Healing Lunacy – al Kingsley Hall. L’evento di sabato 9 (10am-10pm) include mostre, performance, poesia e panel discussions.

Private View di “Survivors Stories”, mostra collettiva di arte visiva, è martedi 5 settembre (5-7pm), finissage il 19. Il festival è gestito da FEEL (Friends of East End Loonies) per festeggiare i 10 anni del collettivo e tratta di salute mentale dal punto di vista di coloro che sono spesso silenziati dal sistema. Pagina Web e programma completo in http://friends-of-east-end-loonies.blogspot.it/p/loonies-fest.html
Kingsley Hall Community Centre, Powis Rd, London E3 3HJ

Partecipo al Loonies Fest con la testimonianza delle frequentazioni, insieme alla mia famiglia, dell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia (Italia) negli anni di Basaglia (1962-72). Furono esperienze importanti, un’imprinting di libertà che ha segnato in senso positivo i corsi della mia arte/vita e che mi ha portato a scegliere di praticare la pittura e la performance art. Al Fest ho l’opportunità di continuare il recovery tour iniziato l’anno scorso a Roma: l’occasione per immergere la mia autobiografia in storie e luoghi significativi, ri-creando esperienze da condividere e da sviluppare ulteriormente. Sarà anche interessante cogliere i parallelismi tra il St. Clements Hospital di Londra e il San Clemente di Venezia.

Per Survivors Stories, è stato selezionato “go-cart VCE-LDN”, alias VII Arcano dei Tarocchi, che indica il corpo sottile dell’anima, le realizzazioni concrete dello spirito. Il pannello tessile riporta 2 gondole (maschere) in luogo del Chariot (da guerra) della carta tradizionale. Ricordano la Venezia di Basaglia – The Man who closed the Asylum (crf. J. Foot, Verso 2015) -. Vi compaiono anche la rivisitazione del disco OB-LA-DI, OB-LA-DA 1968-2016, che rimanda alla Londra dei Beatles e della psicologa Letizia Comba, studiosa di A. D. Laing, e il dipinto “il terapeuta..1962è2017” che evidenzia il ruolo della musica.

“Healing in London” è una delle performance del Loonies Fest di sabato 9 che avranno luogo nel pomeriggio. Seguirà una tavola rotonda sui benefici e l’importanza delle Arti come Healing Medium.
La mia azione è un ringraziamento a Letizia Comba (1932-2000), psicologa del team di Basaglia. Cinquant’anni fa, tredicenne in difficoltà, fui “affidata” a lei. All’epoca, esplorò nuovi modi per aiutarmi, con coinvolgimento personale. Si prese anche la responsabilità di accompagnarmi a Roma per assistere al programma radiofonico “Bandiera Gialla”. Pensando ai corsi della mia vita/arte, ho realizzato quanto siano stati preziosi i semi ricevuti. Li ho custoditi con cura, li ho coltivati con l’impegno quotidiano in modo che potessero fiorire e fruttificare al momento giusto. L’amore può aiutarci a guarire, può essere come un’onda che ci accarezza, ci sferza e ci sostiene. La performance ricreerà onde non solo-metaforiche di ricordi, nella musica originale composta da Dario Della Rossa. La gratitudine è anche per coloro che donano la loro umanità e vivono attraverso la pratica costante di amore, passione e libertà.

Last but not least, dal 5 al 19 settembre, a Londra, in e intorno al Loonies Fest, esplorerò appieno la bellezza e la forza delle relazioni umane, con vecchi e nuovi amici-artisti, come Dawn Redwood ad aardverx. Questo tempo servirà anche per capire e sentire come vengono attuate e vissute le politiche sulla salute mentale in Oltremanica e confrontarle con lo stato dell’arte in Italia.

Nel mese del compleanno

Category : mostre, mailart · No Comments · by giu 13th, 2017

La data del compleanno è sempre un giorno speciale. Ogni volta mi capita di ripercorrere in un modo o nell’altro il tempo-della-non-solo-mia-vita. Quest’anno, la data memorabile di metà giugno si intreccia con alcuni eventi di arte/vita.
– A Siracusa, dal 5 giugno alla fine del mese, presso il Liceo Artistico Gagini, partecipo alla mostra di MailArte “Io e la Bellezza” (curata da Lidia Pizzo per Aretè del Centrum Latinitatis Europae), con “Volti e murales per/in Trinacria” e l’artistbook “Rivolta di Bellezza”, rivisitazione del leporello “Re-vault per Goliarda Sapienza 2016”.
– Dal 17 giugno e fino al 10 agosto, partecipo alla “Prima Biennale Internazionale di Arte Postale a Venezia” curata da Ruggero Maggi a Palazzo Zenobio, con il collage “CorresponDANCE 2017 for the Dalai Lama and Tibet”.
– A partire dal mio B.day, inizia l’operazione “LOOKing forwards”. Distribuirò gli adesivi con la riproduzione del ritratto fatto a Joel Cohen che l’artista mi ha inviato da New York in segno di gratitudine e in numero corrispondente agli anni della mia età.

57 Biennale Venezia

Category : mostre, performance, mailart · No Comments · by mag 20th, 2017

Bellissima giornata il 10 maggio 2017 alla Biennale di Venezia! Ho iniziato con la non-così effimera installazione dell’adesivo di Joel Cohen con il suo ritratto, ho continuato presenziando di cuore alla performance di David Medalla e Adam Nankervis per il 15 ° anniversario del loro Mondrian Fan Club. Last but not least, ho ricordato l’impromptu del gennaio 2008 con Dorothea Fayne e Dario Della Rossa, con uno scatto/documentazione di “Totem 2004-2008-2017” accanto al “Paradiso” di Bosch in Palazzo Ducale. Incontrare – in un modo o nell’altro – amici vecchi e nuovi è meraviglioso!
Album aperto facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1506744286011266.1073741834.100000271265514&type=1&l=fd40352fab
Due video, attualmente partecipanti a Magmart, sono ora online a questi link:
“HEALing in Rome” https://youtu.be/24ICAlVTiew
“Re-act e Re-vault” https://youtu.be/UxlRExtYgA0
A breve, nella sezione lavori, ulteriori sviluppi del progetto.

Aprile

Category : mostre, mailart · No Comments · by apr 16th, 2017

Pasqua cade in aprile quest’anno! Principali novità: il calendario del comune di Bagnaria Arsa appeso in cucina, mostra questo mese una mia foto (“Anteprima del temporale”) che è stata selezionata in un apposito concorso; il dipinto “The Sticker Dude remembering the joint performance “Just life” by/with Laura Cristin in Coney Island 2012/06/14″ è stato ultimato (link all’indirizzo http://www.artwanted.com/imageview.cfm?id=1451496 ) e la Ragged Edge Press NYC ha deciso di stamparne un adesivo. Ho trovato il tempo per decorare con mia figlia, nuove uova di terracotta (che passatempo rilassante!). Il segnalibro “Sheren” partecipa alla mostra “Parolamagica” (curatrice Rosanna Veronesi) a Milano, presso la storica libreria Malavasi in via Santa Tecla / largo Schuster (appena dietro Palazzo Reale) dal 19 al 23 aprile per la Fiera del libro di Milano.

“Selfie to self-expression” per Saatchi

Category : mostre, performance · No Comments · by feb 14th, 2017

http://www.saatchigallery.com/selfie/artist.php?id=1790
Nel giorno di San Valentino ho perfezionato la mia proposta per il concorso “Selfie to self-expression” della Saatchi gallery di Londra. Il tema era già stato affrontato nella sezione “Autoritratti” del mio sito ma questa volta ho cercato di approfondire il senso di tale pratica che accompagna da un bel po’ diversi tipi di viaggi che intraprendo man mano. Aprendo il link in alto, troverete le sei foto che ho selezionato e un’accurata spiegazione di ogni scatto. Qui mi limito ai titoli, ai luoghi e ai tempi dei selfie: “full immersion in the colour of my eyes” (Oceanarium di Valencia, 27 gennaio 2017), “(paper) boat trip from Venice railway station” (impromptu “Isonzo S_core”, 9 ottobre 2010), “Selfie as Sheren in Naples” (stazione ferroviario di Napoli Centrale, 2 settembre 2016), “in the sweet heART of Florence” (nella vetrina di una confetteria, 11 novembre 2011), “in the (Chinese) zodiac as wooden Horse Yang in Padua” ( Museo del Precinema di Padova, 19 marzo 2014), “the LIGHT of my heart!” (documentazione delle nuove tende della terrazza e della luce del cuore a Bagnaria Arsa, 4 maggio 2012).

Re-act&Re-vault: un contributo per il 25 Novembre (International Day against the Violence towards Women)

Category : mostre, performance · No Comments · by nov 25th, 2016

Detail of “oisEAU”, acrylic on canvas and photo of the last ones to leave “La Festa dei Buchi” at Laura Cristin's home-atelier in Bagnaria Arsa, Udine on 25 October 1998.

Detail of “oisEAU”, acrylic on canvas and photo of the last ones to leave “La Festa dei Buchi” at Laura Cristin’s home-atelier in Bagnaria Arsa, Udine on 25 October 1998.


La sera del 25 ottobre 1998, nella mia casa-atelier di Bagnaria Arsa, Udine, aveva luogo “La Festa dei Buchi”, che faceva seguito all’Open House del pomeriggio “Lo Spazio Violato”. Accadeva esattamente un anno prima che l’ONU dichiarasse il 25 novembre come Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne e solo qualche mese dopo aver subito una grave violazione della mia arte e vita. Nel giugno precedente, mentre ero in vacanza con la famiglia, vandali erano entrati nella mia abitazione e avevano attuato una raffinata e premeditata forma di stupro su alcuni miei autoritratti. Le tele, per lo più nudi completati da poco e mai esposti al pubblico, erano state violate praticando dei fori in corrispondenza dei punti erotici. Al ritorno dalla vacanza in Spagna, rimasi impietrita alla vista di quanto era accaduto e il dolore continuò a scavare impietoso in me nei giorni seguenti, man mano che scoprivo le altre integrazioni. Se le effrazioni alla finestra e alcuni buchetti nel dipinto all”ingresso si erano subito palesati – la scoperta degli sfregi all’autoritratto più grande fu evidente allorché andai a spostare le tele in garage. Le avevo lasciate appoggiate al muro, sovrapposte l’una sull’altra. I vandali le avevano cercate, sfilate, bucate e vergate con insulti di tipo sessista sul retro, e poi riposte con cura. Inequivocabilmente ero l’unica destinataria di tanta efferratezza, visto che denaro o altri valori non erano stati sottratti. Mi sentivo progressivamente sempre più devastata, indesiderata anche dagli spazi della casa e dal prospiciente cortile che ignoti avevano percorso per attuare la spedizione punitiva e poi allontanarsene. Nei mesi che seguirono riuscii a trovare la forza di re-agire impegnandomi nel ri-copiare e ri-fare le tele violentate. Nel re-make dell’autoritratto più grande, il volto risultò molto triste ma altri dipinti – come il potente “oisEAU” – riuscirono meglio degli originali e mi fecero intravedere altre possibilità di sfondare il silenzio. Pensai allora, con i nuovi quadri, di realizzare una mostra-evento a casa mia, affiancandoli a quelli violentati. Potevo contare sulla completa disapprovazione e contrarietà di alcuni familiari stretti. – Sono solo ragazzate! – era il ritornello che mi sentivo risuonare nelle orecchie! Del resto, potevo accontentarmi di aver fatto la denuncia (che sarebbe stata ben presto archiviata senza risultati, a parte la parcella dell’avvocato) e non prendermela a cuore per qualche buchetto! Il silenzio e la non azione sarebbero stati invece opportuni!? Sembra incredibile ma in questi casi, si ribaltano i ruoli e la vittima dovrebbe invece vergognarsi e sentirsi colpevole di aver provocato (dipingendo?). Ebbi invece l’insolenza nei giorni precedenti l’Open House, di imbucare personalmente gli inviti nelle cassette postali dell’intero vicinato. Volevo condividere quanto successo con la comunità locale, visto che le circostanze deponevano per una violenza che non era venuta da lontano. L’evento riuscì bene e molte persone vi parteciparono. Tra gli altri, intervenne il gruppo di poeti “La Fabbrica dei Sensi”. Un giornalista scrisse un articolo per il giornale locale e Rita Mascialino sviluppò l’argomento in un saggio. Mi sentii meglio, un po’ sollevata in un modo o nell’altro. Negli anni successivi, tra alti e bassi – ‘ché il fardello da sbrogliare non è di poco conto – proseguii nella ricerca e nello smascheramento delle violenze sottili, talvolta coperte dall’ipocrisia e da certe bontà perverse, ri-voltando la rabbia in energia positiva e opere. A posteriori riconosco che quanto accaduto nel 1998 fu un potente stimolo di r-evoluzione personale. L’arte che venne dopo – dipinti, busti, ricerca sui Tarocchi, performance – forse lo spiega meglio delle parole. Alle volte era/è difficile. Questo tipo di ferite è in grado di produrre ulteriori danni e si deve alzare la guardia. Gli equilibri con chi ti vuole bene ne sono sconvolti e tutti soffrono, a lungo, nel tempo.
I buchi nei quadri – otticamente irrilevanti – non li ho voluti riparare. Se ne stanno ancora nei dipinti in garage, muti ma concreti testimoni di tanta viltà e codardia. Dopo “La Festa dei Buchi” mi sono dovuta occupare invece, quotidianamente delle lacerazioni dell’anima. Mi è servito frequentare i luoghi dove si pratica l’umanità e dove, più che vender/si si dona. Nel corso del tempo gli spazi della casa-atelier sono stati bonificati da tanti passaggi e presenze d’amore. Altre musiche hanno rallegrato gli spazi violati e altre storie sono state tracciate. Ora cammino a testa alta nel cortile. Qualche anno fa il colpevole ha candidamente ammesso, senza vergogna, la ragazzata.
Ho capito che si deve sempre stare all’erta e che non si deve permettere a nessuno di sfruttare e di sentirsi forte delle nostre debolezze! Gli affetti sinceri ne rimangono rafforzati. È un compito senza fine, ma gratificante.

Libertà e Dignità hanno bisogno di costante impegno e update.

October TRIPs

Category : mostre, mailart, in giro per il mondo · No Comments · by ott 25th, 2016

Ottobre è sempre un mese speciale per me: i ricordi riaffiorano e prendono nuove vite e prospettive. Quest’anno succede con due trip. Il trittico-libretto per immagini e parole “Re-vault sTRIP”– già stampato in edizione limitata – si è rigenerato e internazionalizzato come “mailart a corpo libero”. Gli ha fatto seguito “Twin Mother from Udine to Capua”, sorta di altare portatile realizzato in unica copia su carta fatta a mano. Basato sul ricordo di un quadro dipinto nel 1994 e intitolato “A mia madre”, racconta anche la storia in bella calligrafia nei portelli. Il manufatto verrà presto spedito al Museo Campano di Capua per partecipare a un’iniziativa in salvaguardia delle Matres Matutae. Queste riflessioni prendono forma dopo aver cucinato una torta di mele e avervi spolverizzato sopra il contenuto di cinque bustine di zucchero portate come ricordo da Napoli.

Re-vault per Goliarda re-diviva

Category : mostre, performance, in giro per il mondo · No Comments · by ago 10th, 2016

 Poster of “A Corpo Libero” tribute for Goliarda Sapienza in Gaeta, August 30th, 2016.  Card with details of the jeans textile bust “Re-vault”, h 75 cm, mixed tecniques, 2014-'16. Clockwise: Siren's filling -  front view with the moon and the constellation of Scorpio  (Antares), uterus and anemones -  dolphen, moon and starfish in the back.

Poster of “A Corpo Libero” tribute for Goliarda Sapienza in Gaeta, August 30th, 2016.
Card with details of the jeans textile bust “Re-vault”, h 75 cm, mixed tecniques, 2014-’16. Clockwise: Siren’s filling – front view with the moon and the constellation of Scorpio (Antares), uterus and anemones – dolphen, moon and starfish in the back.


Il 30 agosto 2016, a Gaeta (Latina), dalle 19:30, presso la Terrazza Borbonica di via Bausan 1 (meglio conosciuta come Punta dello Stendardo) avrà luogo “A Corpo Libero”, tributo a Goliarda Sapienza
La performance “Re-vault” chiuderà la manifestazione alle ore 21:00.

Immersa nella volta notturna, nell’approssimarsi della luna nuova, sul mare di Gaeta tanto caro a Goliarda (1924-1996) e popolato dalle Sirene, prende vita una performance per lei.
«Non è un involucro smorto di mare e di cielo, profuma di libertà e di gioia, ciò che ritroverò sulla batteria galleggiante e che ho pensato per te. È un busto tessile che ho chiamato “Re-vault” (Arcano XVI), accogliente come un cuscino. Potrà contenere le nostre affinità, tracce di te – evanescenti ai più ma ben evidenti agli occhi del cuore – le forme dell’anima.
Penso alle sincronie trascorse insieme, quando ero piccola per capire ma non per sentire e con mia mamma – di qualche anno più giovane di te – intorno all’OPP di Gorizia, costruivo esperienze di libertà che nascevano dall’emarginazione. Sperimentavo il potere vivificante della dolce ma decisa sovversione.
Tu scrivevi “L’Arte della Gioia”.
Mettevo in cantiere una figlia mentre tu eri a Rebibbia. Più tardi ero oggetto/soggetto di una terapia psicoanalitica durata un quinquennio e che considero il mio master in ricerca della felicità. A ridosso dalla tua dipartita da questo (solo) fisico mondo, dipingevo in/la Sicilia, tua terra natale. Dieci anni più tardi, nel 2006, quando una degna sepoltura ti veniva data nel cimitero di Gaeta, mi tuffavo in una musica consonante. Era “MareA” che anche questa volta, insieme alla stella di Antares (l’anti Marte dipinto sul busto di mare e di cielo), ai veli-onde e a tante altre cose che accadranno, ti renderà almeno per un istante re-diviva. Succede il 30 agosto, a Gaeta, “A Corpo Libero”, a vent’anni dalla tua scomparsa.
Forever in our hearts».
Laura Cristin Sheren musica di Dario Della Rossa

Link di “A Corpo Libero”: http://pinacotecagaeta.it/a-corpo-libero-tributo-a-goliarda-sapienza-1926-1996-a-cura-di-stefania-scattina/